La meditazione è una pratica di presenza che può essere fatta durante qualunque attività ed in qualunque situazione. La pratica formale della meditazione mentre si cammina è particolarmente utile perché ci aiuta a coltivare la consapevolezza della nostra esperienza e delle nostre sensazioni mentre ci muoviamo rendendo più facile ripetere questo allineamento consapevole di cuore, mentre e corpo durante la nostra vita quotidiana.
Iniziamo scegliendo un posto dove sia possibile camminare per 10-30 passi. Iniziamo stando fermi in piedi e sentendo il peso del nostro corpo sui piedi, sentendo come i nostri muscoli ci supportano e ponendo particolare attenzione alla stabilità del nostro equilibrio. Cerchiamo la posizione più comoda per le nostre mani o appoggiate sui nostri fianchi o a braccia conserte o con le mani l’una nell’altra sulla nostra schiena. Rimaniamo fermi, rilassati e vigili.
Quando iniziamo a camminare, proviamo ad andare un po’più lentamente del solito, portando la nostra attenzione sulle sensazioni nei piedi e nelle gambe: sentiamo sensazioni di pesantezza, leggerezza, formicolio, energia, dolore… Di cosa? Durante la meditazione camminata queste sensazioni sono l’ancora più comune per la nostra attenzione e consapevolezza.
Portiamo l’attenzione alle sensazione che si generano quando solleviamo un piede e lo riappoggiamo per terra. Sentiamo la ricchezza di sensazioni che ci provoca ogni singolo passo mentre camminiamo in maniera naturale e rilassata lungo il nostro percorso. Quando arriviamo alla fine del percorso fermiamoci un attimo. Portiamo l’attenzione sulle sensazione del corpo e quindi, con intenzione e consapevolezza, giriamoci, riportiamo l’attenzione sul corpo e sul senso di gravità e le sensazioni di equilibrio stabile prima di ricominciare a camminare.
Mentre camminiamo è assolutamente normale che la nostra attenzione si allontani dalle sensazioni delle gambe, dalla sensazione di equilibrio e dalle sensazioni nei piedi quando li appoggiamo o solleviamo da terra. Ogni volta che dovesse capitare, appena ce ne accorgiamo facciamo una breve pausa per notare mentalmente dove era andata la nostra attenzione e poi invece di criticarci perché ci siamo distratti ringraziamoci che ce ne siamo accorti e quindi torniamo con l’attenzione sulle sensazioni del passo successivo. Non importa quanto tempo siamo rimasti distratti possiamo sempre tornare con l’attenzione al passo che stiamo facendo.
Durante la meditazione camminata possiamo variare la frequenza e la lunghezza del passo cercando il modo di camminare più congeniale per essere consapevoli momento per momento di cosa stiamo facendo. L’obiettivo non è dove andiamo, ma riscoprire la nostra capacità di essere consapevoli del momento che stiamo vivendo.
Se vogliamo durante la pratica camminata possiamo usare anche altre ancore per la nostra consapevolezza, magari le ancore tipiche delle meditazioni sedute, quali il respiro, i suoni o le emozioni presenti nel momento. Le possiamo usare da sole o possiamo allargare il nostro campo di attenzione per includere oltre alle sensazioni di gambe e piedi anche quelle.
Quando avremo un po’ di esperienza con la pratica camminata possiamo anche decidere di usarla mentre ci rechiamo da qualche parte tentando di farlo piena consapevolezza delle nostre sensazioni.